Un altro semaforo che diventa rosso, un altro incrocio e la mia testa, pure lei, allo stop ho finito le sigarette, non mi resta che morire d’amore e di voglia di fumare ecco qua, è la fine del pacchetto... ecco... è la fine del millennio, peraltro non avrei nemmeno immaginato di poterci arrivare così vicino e tutti i vuoti che mi restano da colmare si riempiono di grida che cerco di ignorare ecco qua, divento pure profondo... ecco... divento pure un po’ più vecchio di qualche secondo, un po’ troppo a detta dell’agitato che mi strombazza E muoviti, stronzo! vomita e si soffoca, io gli mostro il mio dito, quello più lungo ecco... qua va a finir male
Quante bottiglie vuote ci trovi in un amore quante promesse fatte e mantenute male quanta rincorsa presa per non andar lontano ma per sentire il vento che sbatte sopra il viso
Quanta distanza credi ci sia tra il cielo e il mare se un orizzonte solo basta a farla sparire
Quanta memoria serve per ricordare bene e quanta invece per poter dimenticare facciamo che stanotte io mi ricordo il mare facciamo che stanotte mi basta ricordare
Quanta distanza credi ci sia tra il cielo e il mare se un orizzonte solo basta a farla sparire
Quanta distanza credi ci sia tra il cielo e il mare quanta distanza credi ci sia tra noi e l'amore
Perchè questi pensieri? Non è la solitudine Non vaghiamo dentro una stazione E su queste pareti non ci sono date nè nomi nè cuori incrociati Sono gli adesivi sulle pareti Sono gli adesivi sulle pareti È il tempo che scorre lungo i bordi Il tempo che scorre lungo i bordi Sono gli adesivi sulle pareti Sono gli adesivi sulle pareti È il tempo che scorre lungo i bordi Il tempo che scorre lungo i bordi Ascolta ogni cosa qui dentro aspetta un segnale Puoi leggerlo nelle linee della mano o nei tuoi volti passati appesi intorno Sono gli adesivi sulle pareti Sono gli adesivi sulle pareti È il tempo che scorre lungo i bordi Il tempo che scorre lungo i bordi Sono gli adesivi sulle pareti Sono gli adesivi sulle pareti È il tempo che scorre lungo i bordi Il tempo che scorre lungo i bordi Siamo io e te appoggiati su queste sedie io e te su queste sedie ad aspettare Poi comicia la polvere Poi comicia la polvere
Com'è bello il vino rosso rosso rosso, bianco è il mattino, sono dentro a un fosso. E in mezzo all'acqua sporca godo queste stelle, questa vita è corta, è scritto sulla pelle.
Ma com'è bello il vino bianco bianco bianco, rosso è il mattino, sento male a un fianco. Vita vita vita, sera dopo sera, fuggi tra le dita, spera, mira, spera.
Eccoci qui ipnotizzati da questo fiume io e te sotto un cielo che continua a cadere, cadere giù continua a cadere giù attraverso il giorno come se fossimo in un oceano aspettando qui sempre senza riuscire a ricordare perché siamo venuti qui mi domando perché siamo venuti qui tu mi parli come se fossi lontano ed io rispondo con sensazioni prese da un altro tempo da un altro tempo
Quando con la faccia stravolta ti vengo a cercare,
quando dalla tua finestra si vede anche il mare
disegnato sul muro della casa di fronte,
quando la tua stanza diventa il mio ultimo rifugio
e le mani son farfalle, i sorrisi son amore,
quando ti racconto un viaggio che non ho fatto mai
per vedere i tuoi occhi accendersi di sogni,
quando per strada la pioggia inventa i suoi laghi
e i pensieri affogano prima di toccar la riva
E son laghi di città le nostre pozzanghere senza pesci,
ci puoi pescare un giorno tra i riflessi delle case, in mezzo alle foglie,
sono specchi senza età con le immagini distorte, piene di cartacce,
sono laghi di città e la più bella cosa è camminarci dentro
Quando ti nascondi per gioco e il tuo gioco è paura,
quando dentro un portone ti trovo nel buio
con le mani nei capelli come nei tuoi sogni di scale,
quando la mia voglia di te si trasforma in uno sguardo
col respiro tagliato e le intenzioni nella gola,
quando le parole son suoni che riempiono il cervello
e non ti accorgi di niente, neanche che piove,
quando le luci della sera galleggiano sull'acqua,
non riesco a convincerti che non sono stelle che è tutto falso
E son laghi di città le nostre pozzanghere senza pesci,
ci puoi pescare un giorno tra i riflessi delle case, in mezzo alle foglie,
sono specchi senza età con le immagini distorte piene di cartacce,
sono laghi di città e la più bella cosa è camminarci dentro
Inginocchiato non c'è modo di essere libero sollevando una tazza vuota, chiedo silenziosamente che tutte le mie destinazioni accettino quello che sono io così riesco a respirare...
dei cerchi si espandono e ingoiano le persone per intero per metà delle loro vite dicono buonanotte a mogli che non conosceranno mai ho una mente piena di domande ed un insegnante nella mia anima, va così...
non venire più vicino o dovrò andarmene i posti che tirano mi attirano come la gravità se mai ci fosse qualcuno per cui restare a casa quel qualcuno saresti tu...
tutti quelli che incontro, in gabbie che hanno comprato pensano a me e al mio vagare, ma io non sono mai quello che pensavano ho la mia indignazione ma sono puro in tutti i mei pensieri io sono vivo...
il vento è tra i miei capelli, mi sento parte di ogni posto al di sotto del mio essere c'è una strada che è scomparsa a notte fonda sento gli alberi, stanno cantando con i morti, lassù...
lascia che sia io a trovare un modo di essere considerami un satellite sempre in orbita conoscevo tutte le regole, ma le regole non mi conoscevano garantito
solo nella tua testa Le tue unghie pitturate di nero O rosso sangue L'ho dimenticato E i tuoi libri in finta pelle Bofonchiano sull'inferno La decadenza palese
era ciò per cui hai sperato di esalare I tuoi occhi cercando così duramente di brillare Una stella gocciola nero Così tu hai aperto i tuoi libri E hai aperto le tue gambe E allora hai aperto il tuo cuore E hai lasciato entrare la cattiveria Che hai reclamato Mentre il tuo amico Privo della librazione degli angeli Come mosche intorno al frutteto Che hanno coperto la tua anima Il loro impero crescente E il tuo paese Abbandonato da te Le campane di St. Mary
ti chiamano per ricordarti Che la vita è con la fine E i gesti possono ucciderci Inoltre distruggere E c'è un solo giudizio Le tue lettere arrivavano quotidianamente In Francia o in Germania Ma non significano niente per me Ho allentato le corde. E ho asciugato il ghiaccio
che annebbiava la tua mente Lo vedo tutto chiaro adesso Perchè dovresti essere eliminata? E sebbene potrei pregare per te Probabilmente non lo farò Avendo avuto la mia tazza piena Con le tue bugie E il tuo trucco Non eri nulla Pensando che sei qualcosa E nondimeno scrivo ancora
questa canzone d'amore gotica Un segno di me stesso E il ricordo del mio passato Scrivo ancora
questa canzone d'amore gotica E il ricordo del mio passato E un modo per chiudere fuori il tuo volto.
perdonami di essermi innamorato di te davvero sai non avrei mai voluto mai e poi mai mi si è ri-aperta una lunga ferita che fino a ieri dormiva e avrei voluto non...non risvegliarla mai e invece lei col suo carico di sangue lei e di energia è tornata prepotente a ri-vivere è tornata prepotente e mi devasta e così adesso io ti appaio proprio come sono ed è una brutta, brutta cosa quando ti chiamo e tu mi dici che sei al mare io mi identifico con tutti quelli che ti guardano il tuo sedere con l'arco del tuo piede di te ho solo le briciole perdonami di essermi innamorato di te davvero sai non avrei mai voluto mai e poi mai e tu mi tratti come se fossi uno fra i tanti, uno che è normale... in mezzo al resto è proprio questo quello che fa più male...
Amarsi un po'
è come bere
più facile
è respirare.
Basta guardarsi e poi
avvicinarsi un po'
e non lasciarsi mai
impaurire no, no!
Amarsi un po'
è un po' fiorire
aiuta sai
a non morire.
Senza nascondersi
manifestandosi
si può eludere
la solitudine.
Però
però volersi bene no
partecipare
è difficile
quasi come volare.
Ma quanti ostacoli
e sofferenze e poi
sconforti e lacrime
per diventare noi
veramente noi
uniti
indivisibili
vicini
ma irraggiungibili.
Però
però volersi bene no
partecipare
è difficile
quasi come volare
Ma quanti ostacoli
e sofferenze e poi
sconforti e lacrime
per diventare noi
veramente noi
uniti
indivisibili
vicini
ma irraggiungibili.
per diventare noi
veramente noi
uniti
indivisibili
vicini
ma irraggiungibili.
Oh, mi manca il bacio del tradimento Lo spudorato bacio della vanità Morbido e nero e vellutato Schiacciato contro il mio fianco E la bocca e gli occhi ed il cuore sanguinano tutti E gocciolano in crescenti rivoli di avidità Mentre poco a poco inizia il bisogno Di lasciar andare Il mio giocattolo
Oh, mi manca il bacio del tradimento Il bacio doloroso prima del pasto La puzza di un amore per una carne più giovane E il suono che fa Quando taglia in profondità Il reggersi sulle ginocchia La dipendenza dalle duplicità Mentre poco a poco inizia il bisogno Di lasciar andare Il mio giocattolo
Ma non ho mai detto che sarei rimasto fino alla fine Così ti lascio con i figli e sperando nella frequenza Gridando così nella speranza della segretezza Gridandomi ancora ed ancora ed ancora Ti lascio con fotografie Immagini di inganni Macchie sul tappeto e Macchie sulla scena Canzoni sulla felicità mormorate nei sogni Quando tutti e due sapevamo Come sarebbe stata la fine
E così tutto è tornato al punto di rompersi di nuovo Rompersi di nuovo come se fossi fatto di vetro Facendolo di nuovo alle mie spalle Trattenendo di nuovo il respiro per la paura del sonno Tenendolo di nuovo dietro la mia testa Un taglio profondo dentro al cuore dell'osso di nuovo Ancora ed ancora ed ancora E sta cadendo a pezzi di nuovo Di nuovo e di nuovo e di nuovo
Ora che so che sto andando in pezzi Tirerò fuori il mio cuore E lo darò in pasto a chiunque Stia piangendo per compassione Lacrime di coccodrillo per l'amore della folla E i tre auguri da ognuno Che cadono attraverso il cielo Attraverso il vetro del tetto Attraverso il palato della tua bocca Attraverso la bocca del tuo occhio Attraverso la cruna dell'ago È più facile per me avvicinarmi al Paradiso Che sentirmi completo di nuovo
Non ho mai detto che sarei rimasto fino alla fine Sapevo che ti avrei lasciata con i figli e tutto il resto Gridando così nella fossa della sincerità Gridandomi ancora ed ancora ed ancora Ti lascio con fotografie Immagini d'inganno Macchie sul tappeto e Macchie nei ricordi Canzoni sulla felicità mormorate nei sogni Quando tutti e due sapevamo Come la fine sia sempre
Non mi lasciare bisogna dimenticare.. tutto si può dimenticare che già fugge via.. dimenticare il tempo dei malintesi e il tempo perso a chiedersi come dimenticare queste ore che uccidevano a volte a colpi di perché il cuore della felicità... non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare Io ti offrirò perle di pioggia venute da quei paesi dove non piove mai.. Io scaverò la terra fin dopo la mia morte per ricoprire il tuo corpo di luce e di oro.. creerò un regno, dove l'amore sarà re, dove l'amore sarà legge, dove tu sarai regina... non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare Non mi lasciare... inventerò per te delle parole prive di senso... che però tu comprenderai... ti parlerò di quegli amanti che hanno visto due volte i loro cuori accendersi... ti racconterò la storia di questo re morto per non averti potuto incontrare.. non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare Si è visto spesso riaccendersi il fuoco dell'antico vulcano che qualcuno credeva troppo vecchio... Sembra si siano viste terre bruciate dal sole dare più grano del migliore aprile E quando viene sera, perché il cielo prenda fuoco il rosso e il nero non devono sposarsi?... non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare Non mi lasciare... non piangerò più.. non parlerò più... mi nasconderò lì a guardarti danzare e sorridere... e ad ascoltarti cantare e poi ridere... lasciami diventare l'ombra della tua ombra... l'ombra della tua mano... l'ombra del tuo cane... non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare non mi lasciare
L’inverno finirà e così anche il gelo nel tuo cuore Si scioglierà l’inverno finirà e ci piacerà ballare Più di quanto non ci piaccia gia Più di quanto non ci piaccia gia
Quando finirai gli esami Andremo in mare con la macchina E si parlerà di quando ti dicevo Ma che begl’occhi che hai Chissà come mi vedi bene Che begl’occhi che hai Chissà come mi vedi bene Che begl’occhi che hai
Poi mi regalerai un bacio lungo Dall’Emilia all’Africa Io ti darò un cesto di stelle di plastica E la mia povertà La mia povertà E niente di niente di niente di niente Ci toccherà
La stessa dolcezza di quando ti dicevo Ma che begl’occhi che hai Chissà come mi vedi bene Che begl’occhi che hai Chissà come mi vedi bene Che begl’occhi che hai
E a differenza ti questa canzone noi non finiremo mai
sono solo come delle foto dopotutto" Non riesco a farti aspettare Non riesco a lavarti dalla pelle Fuori dalla cornice
C'è quello che lasciamo E comunque non te lo ricorderai Posso seguire la massa Non dire che non te ne importa più Posso seguire la massa Ci credi davvero? È così facile stare al gioco Piccoli soldati in fila Innamorarsi e disamorarsi Con qualcosa di tenero da buttare via Voglio qualcosa di buono per cui morire Per viverlo e farlo diventar bello Voglio un nuovo inganno
Perdere è meglio che esitare Ci credi davvero? Posso seguire la massa Ma non dire che non te ne importa più Posso seguire la massa Ci credi davvero?