Paola mi dice tu ami un'idea di me
non me, non me.
Io penso: spogliati amica mia che ti faccio vedere
come amo l'idea di te, ma non te.
Paola mi dice tu ami un'idea di me
non me, non me.
Voglio sapere se è vero quel che si dice attorno a lei
tipo che in certi pomeriggi, lei si sente sola e triste
e allora s'infila nei cinema deserti.
Ma chiamami amica mia, sono solo tre ore di treno
TU CHIAMAMI E IO PARTO SUBITO, IMMEDIATAMENTE
e vengo a trovarti, quando sei sola e triste.
La mia febbre s'infiamma sulle sue gote, rosa di pesca,
sulla sua pelle bianca e sul suo seno, orgoglioso e materno.
Sulle sue gambe belle dritte, sulle sue mani che non sanno mai dove stare,
sui miei discorsi, lasciati cadere..ma in fondo, non è che ci puntassi molto.
Come odio le donne che si attaccano alla borsetta quando le sorpasso per strada...
Ma tienteli i tuoi soldi! Tienti la borsa.
La sola colpa che mi riconosco è quella di essere capitato nello stesso posto,
mentre tu eri per strada.
Paola che mi dice sganciati dall'idea di possesso
Paola che mi dice sganciati dall'idea di possesso
non esiste possesso, che una persona possieda un'altra
però quando parla del suo ragazzo dice:
il mio ragazzo,
il mio ragazzo.
Paola che come ultima domanda mi chiede
se mi sembra il caso che lei ora abbia un figlio
a questo punto della nostra giornata
è come sparare sulla croce rossa.
Paola che lascia solo in una piazza
perché oggi è il giorno del suo compleanno
e vuole andarlo a festeggiare insieme a tutti i suoi amici
e al suo ragazzo...
Io da solo in questa piazza
ho come una crisi da dissociazione
mi vedo rimettermi in guardia con molto dolore
e poi andare, riprendere il viaggio.
Paola mi dice tu ami un'idea di me
non me, non me.
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