Viso sconosciuto, con quegli occhi
Così chiari e sinceri
In fondo sai bene
Non hai nulla da temere
Perché i sogni che si mostrarono a te, così giovane
Parlavano della vita come un'eterna primavera
Sembreresti così fragile
Nella notte gelida
Quando le emozioni, come armate
Si liberano e combattono
Ma mentre la terra affonda nella sua tomba
Tu salpi verso il cielo
Sulla cresta di un'onda
Dimentica, allora, questo mondo crudele
A cui io appartengo
Mi siederò, nient'altro, e aspetterò
Cantando la mia canzone
E se un giorno riuscirai a vedermi nella folla
Porgimi una mano e portami
Con te lassù su una nuvola
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