L'altra notte ho fatto un sogno su di te in questo sogno io ti ballavo proprio accanto e mi sembrava come se ci stessimo divertendo il tipo di sensazione per cui ho aspettato cosi a lungo. Non fermarti, vieni un po' più vicino mentre balliamo, la ragione si fa più evidente non c'è niente di male nel divertirsi abbiamo ballato tutta la notte. È il momento giusto di abbracciarti tu stai bene e anche tu mi abbracci improvvisamente sento il sole brillare prima che me ne accorga, il sogno è finito. Oh non so cosa fare con questo sogno e con te vorrei che questo sogno diventasse realtà... Oh non so cosa fare con questo sogno e con te vorrei che realizzassimo questo sogno... Perché non stai al gioco? Perché non stai al gioco?
Dare
agli altri quello che non hai
camminare guardandosi intorno
fuggire per quello che sei,
farti avanti nei momenti migliori,
nasconderti poi sotto discorsi seri
e pregare che domani,
domani sia come oggi
e come oggi domani, domani sarà.
Raccontare
bugie e sognare
di poter riuscire
ma chissà cosa fare.
So
soltanto che mi vesto bene
e mi nascondo quando cerco un pezzo di pane;
mi interessa soltanto andare avanti
e poi basta e vivere solo
per quelli che come me
si son trovati qui
e alla fine dei bei giorni
ci troveremo tutti seduti li.
Domani
come oggi sarà
la vita sempre più pallida sarà.
E cento e cento volte parlare di te,
di me, di voi, parlare di un mondo
che non è fatto per noi,
pensare solo a vivere sotto le luci
dei lampioni e sputare su chi non
ti capisce, ma l'egoista
l'egoista è lui.
Raccontare
bugie e sognare di
potere riuscire, ma chissà cosa fare
so soltanto che mi vesto bene
e mi nascondo quando cerco
un pezzo di pane.
Mi
interessa soltanto andare avanti
e poi basta e vivere solo
per quelli che come me
si son trovati qui
e alla fine dei bei giorni
ci troveremo tutti seduti lì.
E
cento e cento volte parlare di te,
di me, di voi, parlare di un mondo
che non è fatto per noi,
pensare solo a vivere sotto le luci
dei lampioni e sputare su chi non
ti capisce, ma l'egoista
l'egoista è lui. Raccontare
bugie e sognare di
potere riuscire, ma chissà cosa fare
so soltanto che mi vesto bene
e mi nascondo quando cerco
un pezzo di pane. Mi
interessa soltanto andare avanti
e poi basta e vivere solo
per quelli che come me
si son trovati qui
e alla fine dei bei giorni
ci troveremo tutti seduti lì
Domani
come oggi sarà
la vita sempre più pallida sarà. Domani
come oggi sarà
la vita sempre più pallida sarà.
Ragazzi in cerchio e una chitarra suona la democrazia semplicemente non funziona metto una bomba sotto casa tua il fascino indiscreto della mia pazzia col dito al cielo urli tutta la tua rabbia (la tua rabbia) ma non ti accorgi che hai la testa nella sabbia (nella sabbia) abbiamo tutti un ego da difendere (difendi che?) Giorgio lo dice sempre fatti fottere che bel momento dei miei coglioni sentirci tutti canticchiare le canzoni che un giorno forse, ricorderemo come alle medie ti ricordi dello scemo "fatevi fottere" mi dici "sputi dentro al piatto dove mangi!" tanto ci pensi te a leccare i miei avanzi forse non sai che cosa sia l'anoressia è digerire le emozioni e così sia lo stadio è pieno di ragazzi coraggiosi (coraggiosi) l'amico morto è il santino dei tifosi (dei tifosi) ragazzi tutti in coro "non ti scorderemo!" (ale oh oh) come alle medie non ti scordi dello scemo che ero io, niente da dire e mi dicevi che ero nato per subire se provochiamo, da buon cristiano tu dopo il palmo chiedi il dorso della mano.
Dentro a un cielo nato grigio, si infilzano le gru ricoperte dalle case, le colline non si vedon più. Sulle antenne conficcate nella crosta della terra corron nuvole frustate, come va un esercito alla guerra. E la voce che mi esce, si disperde tra le case, sempre più lontana, se non la conosci, è l'angoscia metropolitana.
Le baracche hanno lanciato, il loro urlo di dolore, circondando la città, con grosse tenaglie di vergogna. Ma il rumore delle auto, ha già asfissiato ogni rimorso, giace morto sul selciato, un bimbo che faceva il muratore. E la voce che mi esce, si disperde tra le case, sempre più lontana, se non la conosci, è l'angoscia metropolitana.
Nelle case dei signori, la tristezza ha messo piede, dietro gli squallidi amori, l'usura delle corde ormai si vede. Come pere ormai marcite, dal sedere troppo tondo, le fortune ricucite, mostrano i loro vermi al mondo. E la voce che mi esce, si disperde tra le case, sempre più lontana, se non la conosci, è l'angoscia metropolitana.
Fai un salto alla stazione, per cercare il tuo treno, troverai disperazione, che per venire qui lascia il sereno. Fai un salto alla partita, troverai mille persone, che si calciano la vita, fissi dietro un unico pallone. E la voce che mi esce, si disperde tra le case, sempre più lontana, se non la conosci, è l'angoscia metropolitana.
La campagna circostante, triste aspetta di morire, per le strade quanta gente, è in fila per entrare o per uscire. Chiude l'ultima serranda, poi la luce dice addio, la città si raccomanda, la sua sporca anima a dio. E la voce che mi esce, si disperde tra le case, sempre più lontana, se non la conosci, è l'angoscia metropolitana.
senza una parola bianchi sotto il sole e magri bugiardi senza mira vivono ad un cenno e poi cadono slittano senza vita dentro ingorghi gialli senza uscita ridono senza lingua poi piangono in un modo normale rubano solo scarpe ronzano dentro tubi di calce sporchi ma troppo dolci hanno sempre in tasca una tivù giocano con l'acciaio ma poi sono caldi e profumati vincono per un giorno per poi perdere per sempre e sempre!
Ehi bestione cosa pensi non vorresti riposare? I tuoi peli sulla
schiena li vogliamo ricontare? Questa sera si va a nanna dopo il brodo
primordiale Good night to you Monsieur le scimpanzé È un gran bel
tramonto se Lo guardi da Occidente E la tua solitudine Nel buio
si amplifica L'ipotetico possesso di una facoltà mentale La ragione,
la tua certo non è niente di speciale Hai letto Kant Deleuze e
Guattari Le fiabe di Charles Perrault E tutto Schopenhauer Tutte
parole inutili Il buio le amplifica Kritik der reinen Vernunft Kritik des reinen Unrechts Ma Mère l'Oye Non è bello essere uno
scherzo dell'evoluzione Perso dentro il proprio fare senza più una
direzione Il cogito Non ti riguarda più Socchiudi le palpebre E
lasciati cullare È un senso di vertigine Nel buio si amplifica
Seduti a tavola di quel misero caffe' tu come stai bla bla bla io come sto bla bla bla che senso c'e' a unir parole con le altre che senso c'e' qui non si arriva a niente e amore se vuoi mangiare fallo con le mani fossi in te non mi riguarderei Il cameriere ci ha sorriso altrimenti nessuno mi ama io voglio aspettare che la fame cresca e che magari non passi mai Hai un vestito nuovo? no e' lo stesso rivoltato Usi secche pulizie? o hai soltanto simbolismi oscuri Il vero amore il vero amore Il vero amore forse e' la' fuori il vero amore e' lontano nelle ruote del mio furgone nel suo motore ormai nuovo E' negli occhi del cameriere dentro i suoi muscoli giocondi Il vero amore e' negli occhi dei cani vagabondi il vero amore sorride soltanto ai cani vagabondi il vero amore e' negli occhi di un cane vagabondo Il vero amore e' nei passi di un cane vagabondo il vero amore sorride soltanto ai cani vagabondi il vero amore e' negli occhi di un cane vagabondo
Prossimo a pensare che sia il paradiso e stavolta si... la sera è senza fine. Con i piedi freddi nascosti dalla sabbia e una cicca che illumina il tuo viso e stavolta si... la sera è senza fine.
E se questa fosse l'ultima nuvola sui cieli d'Italia
e se tu fossi l'ultima ragazza della mia vita, te...
E se questa fosse l'ultima notte notte in Italia
notte da passare con te a prezzo della mia vita.
Ma se questo fosse l'ultimo sole sole che passa
ultimo treno che ci prende davvero.
Balla amore
balla come sai
balla amore
non fermarti.
Vorrei vederti danzare come le zingare del deserto
vorrei vederti danzare sul tetto del mondo.
E le bimbe ballano
quando nasce un bambino
che faranno adesso davanti
a questo vecchio che muore
che muore.
Ma gli animali del deserto
le tigri del Bengala
dormono calmi anche se questaè
l'ultima notte del mondo.
Balla amore balla come sai
balla amore non fermarti.
Vorrei vederti danzare come le zingare come le zingare.
Vorrei vederti danzare sul tetto del mondo.
E se questa fosse l'ultima?
E se questa fosse l'ultima? Se fosse...
Vuoi scombussolare la mia roba, Far frusciare queste foglie, Vuoi farmi diventare rosso, Arruffare queste piume. Sei il mio flusso sanguigno, Baby, adorabile flusso sanguigno. Baby, adorabile flusso sanguigno, Fa' frusciare queste foglie. Baby, adorabile flusso sanguigno, Arruffa queste piume.
Quand'ero giovane, più giovane che mai Non ho mai visto la verità pendere dalla mia porta Ora sono vecchio, e la vedo faccia a faccia Ora sono vecchio, devo ripulire questo posto Ed ero verde, più verde della collina Dove i fiori crescevano e il sole calmo splendeva Ora sono più scuro del più profondo mare Allora dammi, dammi un posto in cui stare Ed ero forte, forte sotto il sole Pensavo che avrei visto il giorno tramontare Ora sono più debole del più pallido blu Oh, così debole perché mi manchi tu
E lui diceva di pascoli verdi Non ho saputo dirmi il perché Ogni viaggio dura un'epoca E sento che la mia gola è secca Deve essere una lezione Nascosta nel profondo Deve essere una lezione Così ruota la marea Così ho iniziato ad attraversare La mia gola secca brucia Cercando Satori Il calcio nell'occhio Sono io la fine della riproduzione Nessuna direzione data Ogni misura è stata presa Con mia repulsione Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio Ogni misura è stata presa Con mia repulsione E mia abduzione Per la mia assuefazione Ogni misura è stata presa Con mia tutela E mia abduzione Dalla mia assuefazione Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio Calcio nell'occhio
Qualcosa, in un certo senso, oggi mi ha colpito; Ti ho guardata e mi sono chiesto se vedevi le cose come me. La gente ci giudicherà colpevoli: Questo mi ha colpito oggi, questo mi ha colpito oggi.
Noi prendiamo tutto troppo male Ma perché non lasciamo correre? Tu rispondi solo che hai cambiato idea. Stiamo lottando con gli occhi d’un cieco Prendendolo male, prendendolo male.
Eppure adesso Ci sentiamo come giornali, che ti soffocano di notte. Mi dicono: «Figliolo, noi ti vogliamo: stai pure per i fatti tuoi, ma non allontanarti». Poiché stiamo addestrando i nuovi giovani, inganna i tuoi parenti Poiché stai ballando dove i cani imputridiscono e defechi estasi, Sei solo un’alleata delle sanguisughe, Un’inquilina del Re vergine; ma mi piacciono un sacco le tue ballerine, da “scopami” E il tuo vestito leggero con lo strascico. Oh, vestiti, mia monella, perché sento che quelli sono al cancello. Per tutto quello che abbiamo visto, per tutto quello che abbiamo detto, Noi siamo i morti
In un certo senso, c’è una cosa che oggi mi ha commosso: Ti ho guardata e ho contato tutte le volte che avevamo fatto l’amore, Spingendo il nostro amore attraverso la notte, Sapendo che è giusto, sapendo che è giusto.
Ora spero che qualcuno abbia voglia Di vivere sull’alito di una speranza da condividere,
Credendo nei figli del nostro amore. Che qualcuno abbia voglia, qualcuno abbia voglia…
Ma adesso Noi siamo creature che arrancano nell’oggi, imprigionate nella doppiezza del domani. Il paradiso è sul cuscino, il suo silenzio fa a gara con l’inferno. È un servizio attivo 24 ore, garantito per farti parlare
E le strade sono piene di giornalisti Decisi a farsi impiccare e seppellire. E il sipario della leggenda si leva attorno al Bambino Bancarotta, Che ti risucchia mentre dormi. È il teatro dei finanzieri: Contali, sono cinquanta attorno a un tavolo, Bianchi e vestiti per uccidere
Oh accarezzati, piccola maliziosa, Perché le mie mani sono tutt’altro che inaridite. Oh, vestiti, monella, perché li sento sulle scale. Per tutto ciò che abbiamo visto, per tutto ciò che abbiamo detto, Noi siamo i morti. Noi siamo i morti. Noi siamo i morti.
Lei mi mi manda valentini tristi fin da Filadelfia per celebrare l'anniversario di quello che ero anni fa e sembra come ci fosse una taglia sul mio arresto che mi osserva dallo specchietto retrovisore E sono sempre in fuga perciò ho cambiato nome pensavo che qui non mi avresti mai trovato
Per mandarmi valentini tristi come sogni mezzi dimenticati come un sassolino nella scarpa mentre vado per queste strade ed il fantasma del tuo ricordo è la spina dentro un bacio il ladro che può spezzare il collo alle rose il tatuaggio di una promessa non mantenuta che nascondo sotto la manica e ti vedo ogni volta che mi volto
Lei mi manda valentini tristi anche se non mi faccio più vedere insistono che il nostro amore deve essere celebrato perchè conservo tutta questa pazzia nel cassetto del comodino? a tormentarmi con il fiato sul collo baby lo so per me è più conveniente vagare ovunque vada con il cuore cieco e spezzato che dorme sotto le pieghe del giubbotto
Lei mi manda valentini tristi per ricordarmi il mio peccato principale non potrò mai pulirmi della colpa o le macchie di sangue dalle mie mani e ci vuole un sacco di whisky per cacciare questi incubi ogni notte mi ferisco il cuore a pezzi e ogni Sanvalentino muoio un poco di più ricordo di averti promesso di scrivere questi tristi valentini tristi valentini tristi valentini
Ah, che sciocchezza che hai fatto, cuore disattento. Hai fatto piangere di dolore il tuo amore. Un amore così delicato. Ah, perché tu sei stato così debole? Così senz’anima... Ah, cuore mio, chi mai amò, non merita d’esser amato. Va' cuore mio, ascolta il buonsenso, usa solo sincerità. Chi semina vento, dice il buonsenso, coglie sempre tempesta... Va' cuore mio, chiedi perdono, perdono appassionato... Va', perché chi non chiede perdono mai sarà perdonato. Va', perché chi non chiede perdono mai sarà perdonato.
Non è poi la fine del mondo se, non sei poi la fine del mondo. Mi ti guardi le unghie e non mi parli, sono io, mi vedi? Lo so, non sono mica tuo papà. Se ti guardi avanti cosa vedi? Mi siedo che è peggio se sto in piedi, ma che faccia da funerale hai? Non è poi la fine del mondo se, non sei poi la fine del mondo. Nella testa e nel cuore un altro dio, ma in fondo anch'io a modo mio, come quell'estate di due anni fa. Poi tornando in macchina ho pensato a quanto pesi...e a quelle frasi che tanto ci piacevano... ...Come : non è poi la fine del mondo se, non sei poi la fine del mondo...
Noi usciamo solo di notte, noi usciamo solo di notte, le giornate sono troppo luminose, noi usciamo solo di notte. E ancora una volta fingerete di conoscermi bene... ...amici miei. E ancora una volta fingerete di conoscere la via, attraverso lo spazio vuoto, attraverso i segreti luoghi del cuore... Noi usciamo solo di notte, noi usciamo solo di notte, le giornate sono troppo luminose, noi usciamo solo di notte. Cammino da solo, cammino da solo per trovare la via... ...di casa. Sono solo, sono solo per capire... ...come io possa evitare i giorni, voi ce la farete, so che potete... ...e potete. Noi usciamo solo di notte, noi usciamo solo di notte, le giornate sono troppo luminose, noi usciamo solo di notte. E ancora una volta voi fingerete di sapere che... ...che c'è una fine, che c'è una fine per questo inizio vi aiutera' a dormire di notte vi farà sembrare che il giusto, è sempre giusto... ...Giusto? Noi usciamo solo di notte, noi usciamo solo di notte, le giornate sono troppo luminose, noi usciamo solo di notte.
Era un uomo d'affari, Era un capitano di mare. Ooooh... Era un gentiluomo, con crepe e linee nelle mani. Ooooh... Onde di ferro gli s’infrangevano sul viso. ...Lo facevano sentire meno solo. Ooooh... Lei era la sua promessa sposa, con suoi occhi così sinceri da farlo piangere. Ooooh... Lo guardò piangere in ginocchio, “Caro Ollie, ti scongiuro lasciami in pace”. Ooooh... Onde di ferro gli s’infrangevano sul viso. ...Lo facevano sentire meno solo. Ooooh... Ooooh... “Ollie”, disse, “lasciami in pace.”. “Ollie”, disse, “lasciami in pace.”. Lei lo lasciò.E lui lascò ogni cosa. Lei lo lasciò.E lui lascò ogni cosa.
Mi sembra di viaggiare in zone rarefatte del pensiero dove si affina la mia disposizione a vivere che si inebria di stili e discipline.
In un insieme irridente di parche voglie celebro il mio vanto i miei sensi la mia unicità. Furono giorni di stanchezza assurda e depressiva di una totale mancanza di lucidità.
Quando ti chiedi in qualche letto sconosciuto
che cosa hai fatto e perchè vivi in tanta estraneità.
Sapessi che dolore l'esistenza
che vede nero dove nero non ce n'è.
Il fatto è che non posso più tornare indietro
che non riesco a vivere con te né senza di te. Credimi... Perchè noi siamo liberi di fare quello che vogliamo di uccidere stuprare e rapinare
e vomitare critiche insensate
parlare e dire solo sempre inutili cazzate
per un bisogno quotidiano di tensione
in questo sfoggio naturale di pazzia. Ci si può difendere restando in modo dell'indifferenza contro questa crescita esponenziale di follia e di violenza o ritornare indietro all'antica pazienza.
O ritornare indietro...
Ma io vorrei essere un'aquila vedere il piano del mondo
che inclina verso di noi e le leggi che si inchinano
lanciarmi a inseguire il tuo deserto
e i saperi solenni e le porte dorate. Cominciare di nuovo il viaggio...
Sapessi che dolore l'esistenza
che vede nero dove nero non ce n'è.
Il fatto è che non posso più tornare indietro
che non riesco a vivere con te né senza di te. Credimi...
Avvicinati e guarda guarda fra gli alberi trova la ragazza... ...Finché ti è possibile.
Avvicinati e guarda guarda nel buio basta seguire i tuoi occhi... ...Basta seguire i tuoi occhi.
Sento la sua voce che fa il mio nome il suono è profondo... ...Nell'oscurità. Sento la sua voce e comincio a correre fra gli alberi. Fra gli alberi... ...Fra gli alberi. Mi fermo di colpo ma so già che è troppo tardi mi son perso nella foresta... ...Tutto solo. La ragazza non c'è mai stata è sempre così. Corro verso il nulla... ...Ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora!
Di' che mi amerai di colpo o corruzione, soffiando il cuore infiammandomi il polmone. Un segno sulla coscia la tua bocca migliore e il cuore che divori come un pugno di more.
Di' che bene mi amerai di malamore. Sì, di malamore.
Di' che mi amerai di febbre o consunzione, prendi alla fronte il cervello fra il pallone. Baciami alla gola la tua bocca migliore, ma è l'asma che mi cola come piombo sul cuore. Tu che bene mi amerai di malamore, di' che bene mi amerai di malamore. Sì, di malamore.
Di' che mi amerai da pazzi o confusione, stordendo il nervo il pensiero va in canzone. La mano nella pelle il tuo corpo migliore e il fiore che si secca nell'occhiello del cuore.
Di che segno mi amerai di malamore. Di che segno mi amerai di malamore. Sì, di malamore.
Tu che bene mi amerai di malamore, di che segno mi amerai di malamore. Sì, di malamore.
Io volevo far parte della soluzione e non più del problema, ma in un modo o nell'altro si sta sempre al gioco, ci si conosce a memoria, ci si accontenta di poco, ci si accontenta di poco. Così nasconditi anche da te, è così recita il soggetto e il ruolo che più ti si addice. E crediamo di inventare parole nuove, ma anche quando dici "ti amo!". Chi stai citando in realtà? Hollywood, cinecittà, canale5 o un cantante qualunque, i nostri gesti presi di peso da romanzi minori, da copioni e reclame. Così, che si stia immobili, che si colpisca o si scalci, ci si nasconda o si gridi, che si resti o si scappi, per fame, per noia o per censura, per anestesia o per tortura, non se ne scampa mai... Non se ne scampa mai, non se ne scampa mai. E se cambiare qualcosa è impossibile, se anche dare fastidio è impossibile, a cosa ci può servire avere voglia di fare? E se cambiare qualcosa è impossibile, se spostare qualcosa è impossibile, almeno restasse il gusto di agire... ...La voglia di provare...
Con l'orecchio ai motori taglio il cielo ne strappo i colori la mia giacca da volo porta in tasca un preciso lavoro l'aria cresce più fina brucia d'olio e benzina vedo luci a tradire della gente che ascolta se vive sono come candele e ogni volta ci torno a soffiare l'aria suona cattiva sporca d'olio e benzina e senza emozione mi sfioro i comandi possiedo per ore strumenti e congegni e mentre l'esterno m' avvolge il cervello mi piaccio riflesso tra acciaio e cristallo e ancora con gesto provato più volte rifiuto un rimpianto e innesco la notte.
Di mattina molto presto di mattina molto presto "vuoi entrare nella mia stanza?"
dissi, aprendole la porta dissi, aprendole la porta e non vedendo niente. Di mattina presto presto di mattina presto presto "vuoi entrare nel mio sommergibile?" disse, aprendomi la porta disse, aprendomi la porta e non vedendo il mare, il mare né il ponte, né il ponte. Fai come ti fa più comodo vecchio divano vecchio letto vecchia poltrona. Fai come ti va meglio vecchio divano vecchio letto vecchia poltrona. Dissi "io sono un suonatore!" dissi "io sono un suonatore!" che ormai non sa più cosa che ormai non sa più cosa vuol dire musica e nemmeno un suonatore e nemmeno dire e nemmeno dire e nemmeno suonatore e nemmeno dire e nemmeno volere e nemmeno sapere e nemmeno cosa e ormai quasi quasi nemmeno dormire. Io sono un suonatore. Io sono un suonatore.
Aspetta qui
fino a quando non me ne vado.
Esattamente qui, nel posto a cui appartengo.
Aspetta e basta. Anche se
ti ho visto andare e venire.
Come facevo a sapere
che avresti rubato la scena?
Un giorno avrò abbastanza per scommettere,
aspetterò di sentire la tua ultima chiamata
e scommetterò tutto. Aspetta qui
fino a quando non me ne vado.
Esattamente qui, nel posto a cui appartengo
Aspetta e basta. Anche se
ho passato questo tempo da solo.
Da qualche parte, così sconosciuta,
la mia anima si è risanata.
Tu chiedi dei muri che io costruirò sempre più alti
e ci sdraieremo nella loro ombra.
Vorrei alzarmi ma sono troppo alti
e così cado.
Stelle di febbraio,
fluttuanti nella notte
segnate dal tempo.
Stelle di febbraio. Stelle di febbraio,
fluttuanti nella notte
segnate dal tempo.
Stelle di febbraio. Stelle di febbraio,
fluttuanti nella notte
segnate dal tempo.
Stelle di febbraio.