venerdì 15 febbraio 2013

We Are The Dead - David Bowie





Qualcosa, in un certo senso, oggi mi ha colpito;
Ti ho guardata e mi sono chiesto se vedevi le cose come me.
La gente ci giudicherà colpevoli:
Questo mi ha colpito oggi, questo mi ha colpito oggi.

Noi prendiamo tutto troppo male
Ma perché non lasciamo correre?
Tu rispondi solo che hai cambiato idea.
Stiamo lottando con gli occhi d’un cieco
Prendendolo male, prendendolo male.

Eppure adesso
Ci sentiamo come giornali, che ti soffocano di notte.
Mi dicono: «Figliolo, noi ti vogliamo: stai pure per i fatti tuoi, ma non allontanarti».
Poiché stiamo addestrando i nuovi giovani, inganna i tuoi parenti
Poiché stai ballando dove i cani imputridiscono e defechi estasi,
Sei solo un’alleata delle sanguisughe,
Un’inquilina del Re vergine; ma mi piacciono un sacco le tue ballerine, da “scopami”
E il tuo vestito leggero con lo strascico.
Oh, vestiti, mia monella, perché sento che quelli sono al cancello.
Per tutto quello che abbiamo visto, per tutto quello che abbiamo detto,
Noi siamo i morti

In un certo senso, c’è una cosa che oggi mi ha commosso:
Ti ho guardata e ho contato tutte le volte che avevamo fatto l’amore,
Spingendo il nostro amore attraverso la notte,
Sapendo che è giusto, sapendo che è giusto.

Ora spero che qualcuno abbia voglia
Di vivere sull’alito di una speranza da condividere,

Credendo nei figli del nostro amore.
Che qualcuno abbia voglia, qualcuno abbia voglia…

Ma adesso
Noi siamo creature che arrancano nell’oggi,
imprigionate nella doppiezza del domani.
Il paradiso è sul cuscino, il suo silenzio fa a gara con l’inferno.
È un servizio attivo 24 ore, garantito per farti parlare

E le strade sono piene di giornalisti
Decisi a farsi impiccare e seppellire.
E il sipario della leggenda si leva attorno al Bambino Bancarotta,
Che ti risucchia mentre dormi.
È il teatro dei finanzieri:
Contali, sono cinquanta attorno a un tavolo,
Bianchi e vestiti per uccidere

Oh accarezzati, piccola maliziosa,
Perché le mie mani sono tutt’altro che inaridite.
Oh, vestiti, monella, perché li sento sulle scale.
Per tutto ciò che abbiamo visto, per tutto ciò che abbiamo detto,
Noi siamo i morti.
Noi siamo i morti.
Noi siamo i morti.

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