Io volevo far parte della soluzione
e non più del problema,
ma in un modo o nell'altro si sta sempre al gioco,
ci si conosce a memoria,
ci si accontenta di poco,
ci si accontenta di poco.
Così nasconditi
anche da te,
è così recita il soggetto e il ruolo che più ti si addice.
E crediamo di inventare parole nuove,
ma anche quando dici "ti amo!". Chi stai citando in realtà?
Hollywood,
cinecittà, canale5
o un cantante qualunque,
i nostri gesti presi di peso da romanzi minori,
da copioni e reclame.
Così,
che si stia immobili,
che si colpisca o si scalci,
ci si nasconda o si gridi,
che si resti o si scappi,
per fame, per noia o per censura,
per anestesia o per tortura,
non se ne scampa mai...
Non se ne scampa mai,
non se ne scampa mai.
E se cambiare qualcosa è impossibile,
se anche dare fastidio è impossibile,
a cosa ci può servire
avere voglia di fare?
E se cambiare qualcosa è impossibile,
se spostare qualcosa è impossibile,
almeno restasse il gusto di agire...
...La voglia di provare...
Nell'illudermi che briciole lanciate ad occhi stretti percorrendo il sentiero che, silenziosamente, ci allontana, come monetine gettate di spalle alla fontana di Trevi non dei desideri ma dei ricordi, tu, rigattiere della mia esistenza, nel coglierla ti bagni come la mia mente mentre, fra volti illuminati ad intermittenza da riflettori schizofrenici di anonimi locali, si rende conto che il "non vale la pena" aveva un valore. Non sentendolo urlare ha un vuoto emozionale.
RispondiEliminaA distanza di tempo l'effimero riaffiora.